Quando un micetto ha la possibilità di avere accanto la madre fino al momento dello svezzamento, i problemi diminuiscono del 99%, ma se siete di fronte ad un micetto orfano o peggio ancora dato in affido non svezzato le regole da seguire sono rigide.
Per iniziare, ricordiamoci che a questo micio nessuno ha insegnato dove andare a fare i bisogni per cui se quando vediamo che li fa in qualche posto sbagliato lo sgridiamo, peggioriamo solo la situazione, incutendogli paura.
Quello che dobbiamo fare noi, è sostituire per quanto possibile la mamma gatta.
Se il micio è ancora molto piccolo, mamma gatta stimola la zona del sederino del micio con la lingua, ruvida. Noi dovremo sostituirla in questa operazione.
Ovviamente non con la lingua! Ci basterà inumidire un batuffolo di ovatta, ideale quello per struccare gli occhi con acqua tiepida, e massaggiarlo sull’ano del micetto una decina di minuti dopo che ha mangiato.
Anche un leggero massaggino alla pancia lo aiuterà. Vedrete che in un batter d’occhio darà i suoi frutti. Importante è strofinare per una decina di secondi non di più, per evitare di ricevere gli escrementi in mano.
Una cosa molto importante è fare questa operazione sulla lettiera in maniera tale che il gattino capisca dove deve farla. Questa operazione va ripetuta ad ogni pasto del gattino. Una volta che inizierà a mangiare l’umido e il secco saprà fare da sè.
Se una volta che ha imparato a fare i bisognini da solo non la fa nella lettiera, ci sono due rimedi, semplici ed efficaci. Il primo consiste nel far annusare l’escremento o l’urina al micio e poi portarlo nella lettiera.
Qua vi basterà mostrargli come scavare, prima usando le vostre mani, poi con le sue zampine. Nel giro di pochi giorni imparerà. Il secondo rimedio è quello di comprare un attrattivo per cuccioli da spruzzare nella lettiera.
Purtroppo questo attrattivo è abbastanza puzzolente, odora infatti di escrementi, una valida alternativa è mettere una goccia, una sola di ammoniaca all’interno della lettiera, il risultato è lo stesso.
Provare per credere. Come per tutte le altre fasi di svezzamento ci vuole come prima cosa tanta, tanta e ancora tanta pazienza, ma vedrete che la ricompensa sarà enorme nel vedere il vostro micio educato a vostro carico.