La pulizia della vasca da bagno è uno degli imperativi quotidiani, ma la fatica e l’indolenzimento delle reni che l’accompagnano si ridurranno di parecchio se, invece di sfregarla standovi chinate sopra, procederete all’operazione armandovi d’uno scopino sufficientemente (ma non troppo) rigido e con un bel manico lungo. Aggiungete all’acqua una dose piuttosto abbondante di fosfato trisodico o una buona manciata di bicarbonato di sodio o un altro decalcificante che ne elimini la durezza o un detersivo liquido sintetico, quando vi accingete a una pulita alla svelta, quella di tutti i giorni. Limitate l’uso dell’una o dell’altra polvere sgrassante abrasiva — ma finissima, altrimenti righerebbe la superficie — alla pulizia radicale, quella che generalmente va fatta una volta la settimana.
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Come togliere le macchie dalla vasca da bagno
Per togliere le macchie di ruggine leggere spesso basta sfregarle con mezzo limone. Per quelle più’ tenaci provate con l’acido ossalico (veleno!) in soluzione al 5%, oppure con l’acido cloridrico (ossia l’acido muriatico, anche questo velenoso) in soluzione al 10% applicandolo sul punto ingiallito con un tamponcino di stoffa
o con un fazzoletto di carta appallottolato, e sciacquando ben bene la vasca dopo pochi secondi, perché altrimenti corroderebbe lo smalto. A volte le macchie verdastre colate dalla patina che si forma sul rame per effetto della corrosione si arrendono al lavaggio con un sapone contenente ammoniaca. Nel caso resistessero, ricorrete all’acido ossalico, procedendo come descritto sopra (i colpevoli di questo guaio sono in genere i rubinetti che perdono, perciò provvedete a rinnovare la guarnizione, oppure, se proprio non ce la fanno più, a cambiarli). Tutti questi consigli valgono, naturalmente, per le vasche in buone, o almeno in discrete condizioni… di salute. Tuttavia anche se la vostra sembra ormai al di là del bene e del male e non la fate cambiare soltanto perché spaventate dalla spesa tutt’altro che indifferente, aprite l’animo alla speranza: il rimedio c’è e dà quasi immancabilmente risultati superiori alle aspettative, sempre che lo smalto non sia stato intaccato in modo irrimediabile da maltrattamenti o da pulizie sbagliate precedenti. Acquistate un etto di cremor di tartaro, sì, proprio quello che certune adoperano per far lievitare la pasta delle torte casalinghe, aggiungetevi, mescolando, tant’acqua ossigenata quanto basta per ottenerne una sorta di crema piuttosto densa e sfregate energicamente la vasca con il composto, aiutandovi con uno spazzolino rigido. Scompariranno perfino le macchie lasciate dal permanganato di potassio impiegato nei bagni medicamentosi per curare certe infezioni cutanee.
Errori da non fare nella pulizia della vasca da bagno
Dopo aver descritto quello che si deve fare, vediamo che cosa non si deve fare: non lavate mai nella vasca da bagno oggetti spigolosi o appuntiti che ne graffierebbero le pareti; non piazzatevi dentro la scala senza collocare prima sul fondo una stuoia
o un tappetino gommato o ruvido (questo per evitare che la scala scivoli) quando volete pulire le pareti, o la finestra, o la lampada centrale; se in famiglia avete un fotografo dilettante, non permettetegli di trasformare il bagno in un laboratorio di fortuna per lo sviluppo e la stampa delle pellicole: le soluzioni che adopera per il suo hobby danneggerebbero lo smalto della vasca; sciacquatela ben bene, senza rimandare l’operazione, dicendovi adesso non ho tempo, se vi avete versato dentro candeggianti per la biancheria, decoloranti per i capelli, aceto o succo di limone: alcuni di questi acidi corrodono perfino lo smalto più resistente; sciacquatela ben bene dopo ogni uso e procurate di trovare anche quel minuto necessario per asciugarla con un panno bianco che o non lasci peli: si manterrà più pulita e più lucida; non lasciate mai sul fondo il tappetino di gomma antiscivolo: le piccole ventose che ve lo fanno aderire non di rado vi imprimono segni assai difficili da togliere.