Disegnare col carboncino è molto agevole, se si apprendono gradatamente le nozioni che sono alla base. E’ un mezzo espressivo che viene usato massimamente per ritratti e paesaggi. Si aggiunge ai classici mezzi per disegnare costituiti dal pennello, dalla matita e dalla penna.
Recati presso una cartolibreria e compra il materiale occorrente che ti ho segnalato. Una volta a casa, se intendi cominciare ecco quello che devi fare. Innanzitutto se disponi di un cavalletto, prendilo perché per il disegno a carboncino è ottimo. Poi capirai perché. Poggia su esso il foglio di carta porosa e comincia a fare le prove circa la tenuta del carboncino in mano.
Lo puoi usare sia “di piatto” che “di punta”, a seconda degli effetti che vorrai creare. Fai la prova poggiandolo “di piatto”. Potrai verificare facilmente come il tratto risulterà pieno, molto spesso. Ora prova ad usarlo “di punta”. Il segno sarà più o meno fine, a ragione dell’inclinazione data ad esso.
Da queste semplici prove sulla carta potrai dedurre che il segno grafico sarà diverso a seconda del modo con cui terrai in mano e userai il carboncino, nonché dall’inclinazione che ad esso imprimerai sulla carta. Sperimenta adesso l’importanza della pressione della mano. Prova a rifare sulla carta un segno “di punta e di piatto”, ma questa volta con varie pressioni della mano.
Il tratto uscirà di un nero molto intenso con una pressione abbastanza decisa. La stessa carta ti risulterà esageratamente impastata di colore. Contrariamente invece ad una pressione media, in cui il segno si presenterà di un grigio carico. Se la pressione della tua mano poi sarà “leggera”, avrai una tonalità di nero chiaro, assai morbido, tipo ombreggiatura.
Fai ripetute esercitazioni, sia con le varie inclinazioni del carboncino, sia con le differenti pressioni sul foglio, perché queste auto esercitazioni rappresentano la base dell’apprendimento del tratto grafico col carboncino. Non sarà affatto una perdita di tempo. In futuro ti darà la possibilità di tracciare sulla carta i segni con immediatezza, cioè senza troppi ripensamenti e tentennamenti, come prescritto per l’uso della tecnica del carboncino.